Prova ad indovinare cosa poteva mancare, dopo aver analizzato in articoli precedenti la posizione in bicicletta e la posizione del pedale

 

La misura del manubrio

 

Può sembrare, rispetto ad altri elementi della bicicletta, un componente superfluo a cui prestare poca attenzione.

Invece la sua influenza sulla postura in bici e di conseguenza su comodità, guidabilità e prestazione è decisiva. Me l’hanno detto fin da piccolo, soprattutto durante una volata, di tener giù le mani fino all’ultimo.

 

E’ vero, sembrano tutti uguali, anche a causa dei loro rivestimenti spesso colorati, che li decorano. Invece diverse sono le tipologie del manubrio da strada, variano per struttura e dimensioni.

Il materiale che li compone ad esempio, può essere alluminio o carbonio, con solo curva o attacco integrato. Variano poi larghezza, profondità ed altezza.

La scelta avviene in funzione della morfologia delle spalle e degli arti superiori, in particolare la larghezza totale esterna deve posizionare le braccia parallele, come si può vedere dalla figura qui sotto.

La larghezza della misura esterna-esterna per gli adulti varia da 40cm a 46cm.

Ogni forma della curva dei manubri ha una sua definizione, come possiamo vedere di seguito:

 

  • RHM (rapid hand movement)
  • Anatomica
  • Rotonda alla italiana
  • Rotonda alla belga
Le curve poco profonde (7-8cm) e alte (13cm c.a) si adottano per ciclisti con braccia “corte”, di piccola–media statura ed in particolare per le donne.

Una profondità più elevata (oltre 8-9cm) e più alta (oltre 13-14cm) è indicata per persono con braccia medio lunghe.

Da tenere in considerazione è anche l’angolo di montaggio dei comandi, che deve essere posizionato in modo da non comportare ripercussioni a carico dei polsi e delle spalle.

Queste sono alcuni dei parametri fondamentali che devi tenere in considerazione, sono a disposizione per ulteriori informazioni.

 

Sergio Barbon