Informazioni generali

 

La categoria giovanissimi da G1 a G6 è divisa per fasce d’età.

1ᵃ fascia da 7 a 9 anni,

2ᵃ fascia da 10 a 12 anni

Tutti i giovani atleti della categoria giovanissimi sono considerati non agonisti, pertanto per poter fare attività ciclistica devono essere in possesso di certificato di idoneità fisica alla pratica sportiva non agonistica. Tuttavia è consigliata la visita per attività sportiva agonistica, che comprende: visita clinica generale, esame delle urine, elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo e la spirometria.

Premesso che nel ciclismo giovanile la priorità è quella di giocare e socializzare, in questo contesto va inserito l’aspetto motorio che si traduce in allenamento e addestramento.

 

Reazioni dell’organismo dei giovani all’esercizio fisico

 

Analizziamo la risposta fisiologica dei ragazzi, durante la crescita, all’esercizio fisico, a seguito di un serio programma di allenamento, prendendo in esame l’apparato cardiocircolatorio, l’apparato respiratorio e l’apparato locomotore.

 

Apparato cardiocircolatorio

 

L’apparato cardiocircolatorio dei giovani in età evolutiva risponde ad ogni sforzo con l’aumento elevato della frequenza cardiaca. Ad esempio un ragazzo di 10 anni, paragonato ad un giovane di 17 anni, in un’attività con pari consumo di ossigeno ha bisogno di un numero doppio di pulsazioni e nella fase di recupero una somma di pulsazioni tre volte superiore. Possiamo dire che l’apparato cardiocircolatorio nei giovani reagisce all’allenamento, con la diminuzione della frequenza cardiaca a riposo, con un minore incremento dei battiti durante lo sforzo e un aumento del volume del cuore.

In questo grafico possiamo notare l’evoluzione della massima frequenza cardiaca e della frequenza cardiaca al 50% della potenza nelle varie età (da Astrand).

In questo grafico possiamo notare come con una intensità di lavoro crescente, cresce il bisogno di ossigeno in cm3. Nelle persone non allenate per la copertura del bisogno di ossigeno cresce particolarmente la frequenza cardiaca. Bambini ed adolescenti, secondo le ricerche più avanzate, hanno la stessa capacità di adattamento degli adulti. (da M. Scholich)

 

Apparato respiratorio

Nei ragazzi praticanti attività fisico addestrative, i volumi polmonari statici e dinamici sono maggiori in confronto a quelli di ragazzi sedentari. Ciò può dipendere da fattori strutturali soprattutto per quanto riguarda la capacità vitale, tuttavia la maggiore efficienza dei soggetti allenati è derivata da una maggiore dinamica diaframmatica alle alte frequenze respiratorie acquisite con l’esercizio.

 

Apparato locomotore

Durante l’accrescimento, lo scheletro, a livello cartilagini articolari, attraversa una fase di evoluzione attiva durante la quale, ossa e articolazioni, non hanno ancora raggiunto la resistenza definitiva di fronte al carico. L’effetto dell’esercizio fisico nella crescita può tradursi in un aumento dello spessore delle cartilagini ed un aumento della densità delle ossa, migliorando il tono e il trofismo muscolare. Si devono comunque individuare i fattori limitanti che controindicano la pratica di esercizi con carichi notevoli, o che impegnano solo determinati settori del corpo.

 

Puoi prosegui nell’approfondimento relativo all’allenamento, leggendo l’articolo relativo alla preparazione sportiva giovanile.

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Sempre a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Sergio Barbon